L’ecodesign detta le nuove regole della progettazione sostenibile, coinvolgendo l’intero ciclo di vita degli arredi e rispondendo a un’esigenza primaria: favorire il benessere del pianeta.
Disegnare gli spazi con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e rispondere in modo ottimale alle necessità del presente, senza tuttavia trascurare il bene del pianeta: questo è lo scopo principale dell’ecodesign, un nuovo approccio economico destinato a dettare le nuove regole della progettazione sostenibile.
L’ecodesign si estende sia alla progettazione abitativa sia al mondo degli arredi, che vengono ripensati in chiave green. Una rivoluzione che non può essere ignorata e che vede la partecipazione di più attori, dai designer e professionisti fino a coloro che si occupano di far conoscere e portare nelle singole case il meglio della sperimentazione creativa e stilistica.
L’ecodesign, in particolare, coinvolge l’intero ciclo di vita di un prodotto o di un arredo, che viene ideato, progettato, realizzato e immesso sul mercato focalizzando l’attenzione sul suo impatto ambientale, sforzandosi di ridurlo il più possibile.
I principi fondamentali dell’ecodesign
Legato a doppio filo all’economia circolare, l’ecodesign si propone di realizzare complementi d’arredo sostenibili a trecentosessanta gradi: partendo dalle materie prime fino alla fine del ciclo vitale, passando attraverso la produzione, la distribuzione e l’utilizzo da parte dei destinatari finali.
Valorizzando la durata nel tempo e la riciclabilità di un prodotto, l’ecodesign punta anche a ridurre la quantità di rifiuti generati e a favorire la riparabilità. Più in generale, una progettazione sostenibile deve analizzare i materiali usati, valutare il consumo energetico anche nella fase produttiva e limitare ogni forma di spreco.
Facendo riferimento ai “Principi di Hannover” messi nero su bianco in occasione di Expo 2000 dall’architetto William McDonough, è possibile stilare l’elenco dei fondamenti del design sostenibile:
- privilegiare materiali sostenibili, riciclati o riciclabili, anche realizzati sfruttando le energie alternative e le risorse rinnovabili;
- utilizzare processi produttivi basati sul risparmio energetico;
- puntare sulla qualità, sulla resistenza all’usura e sulla durata nel tempo;
- ipotizzare una seconda vita del prodotto e un possibile utilizzo futuro;
- agevolare le fasi di montaggio e smontaggio.
Ecodesign: verso un regolamento valido in tutta la UE
Risale al marzo 2022 la proposta di regolamento per i prodotti ecosostenibili avanzata dalla Commissione Europea, che pensa di estendere le norme sulla progettazione ecocompatibile valide per gli elettrodomestici anche agli arredi e ad altre tipologie di prodotti.
Il regolamento, una volta approvato, introdurrà standard e requisiti precisi per l’ecodesign, al fine di limitarne l’impatto sull’ambiente ma anche di migliorarne la circolarità e l’efficienza. Il testo si riferisce esplicitamente a varie categorie di prodotti, sottolineando l’importanza di definire misure generali e disposizioni applicative in tema di durabilità, riciclabilità e contenuto riciclato post-consumo.
Guardando al futuro, quindi, sarà proprio l’attenzione verso tutto ciò che riguarda il rispetto del pianeta e l’economia circolare a guidare non solo la progettazione, ma anche la produzione e la scelta dei nuovi arredi.